Alla luce delle informazioni recentemente pubblicate sulla sentenza relativa al terreno di El Matorral, il Comune di Puerto del Rosario desidera fornire ai cittadini un chiarimento pacato e rigoroso dei fatti, inquadrando la questione nel suo contesto storico e amministrativo.
L’occupazione dei terreni interessati – con una superficie totale di circa 10.000 m² – è avvenuta in due fasi: la prima negli anni ’90, durante la costruzione di alcune strade incluse nel Piano Parziale “El Matorral”; e una seconda tra il 2001 e il 2004, destinata a spazi aperti e aree pubbliche, tra cui l’attuale Parco Urbano El Matorral. Gli interventi sono stati realizzati nell’ambito dei progetti previsti dai piani infrastrutturali comunali dell’epoca.
È importante sottolineare che, sebbene il totale dei terreni interessati fosse di circa 10.000 m², l’area infine riconosciuta come occupata è di 6.517 m², poiché sono escluse le strade considerate come trasferimenti obbligatori.
Il procedimento giudiziario si è concluso con una valutazione economica di 4.684.558,70 euro, in applicazione della legge sull’espropriazione forzata, comprensiva del 5% del premio di affezione. Questa risoluzione pone fine a un contenzioso durato più di due decenni e iniziato nel 2004, data di accettazione formale delle opere.
David de Vera, sindaco di Puerto del Rosario, ha dichiarato: “Questo Consiglio comunale accetta con rispetto la decisione giudiziaria. Si tratta di un processo ereditato, legato a decisioni e azioni urbanistiche che risalgono a più di un secolo fa. vent’anni. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare in modo responsabile, cercando soluzioni che garantiscano l’interesse generale, la trasparenza nella gestione e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche”.
L’assessore all’Economia e alle Finanze, Juan Manuel Verdugo, ha aggiunto che “il Comune procederà nei prossimi giorni a realizzare gli atti amministrativi che porteranno al pagamento del capitale stabilito nella sentenza, fatto salvo il diritto di ricorrere contro la fissazione degli interessi stabiliti nella sentenza, che è allo studio dei servizi legali. Questa risoluzione non compromette le finanze comunali, che godono di solvibilità sotto forma di avanzi di cassa liquidi, anche se non va trascurato che rappresenta una significativa sottrazione di risorse per affrontare progetti futuri”.
Il gruppo di governo, fin dall’inizio, ha affrontato la questione con spirito di collaborazione e con l’obiettivo di difendere gli interessi del Comune. Il Comune ha già previsto questo risarcimento nei bilanci comunali, anche se sta valutando la possibilità di ricorrere alla Corte Suprema per il valore degli interessi.