Il Comune di La Oliva, attraverso il Dipartimento del Settore Primario, gestito da Rubén González, promuove nell “ambito del progetto ‘Dalla terra’, la diffusione dell” agricoltura e dell “allevamento. L” obiettivo di questa iniziativa è quello di far conoscere le professioni sviluppate sulla terra di Fuerteventura per valorizzarne la ricchezza e le radici culturali e per mostrare alle nuove generazioni e al resto della popolazione il ruolo importante di queste attività per il comune.
Le attività si svolgeranno a Tindaya e La Caldereta, due dei villaggi rurali di La Oliva, non solo per insegnare il lavoro di queste professioni, ma anche per evidenziare le possibilità che continuano a offrire. Queste attività cercano una riconnessione con le radici e l’essenza del popolo Majorero e hanno, a loro volta, come requisito un nuovo paradigma, lo sviluppo locale sostenibile. In questo senso, le professioni si adattano alle richieste e alle esigenze attuali, preservando la tradizione senza trascurare la realtà che si trova ad affrontare non solo il settore, ma anche le circostanze in cui sono inquadrate.
Il sindaco di La Oliva, Isaí Blanco, sottolinea l’importanza di promuovere la conoscenza teorica ma anche pratica degli antichi mezzi di sussistenza: “Questo progetto avvicina le nuove generazioni alla realtà della nostra isola e alle principali fonti di sussistenza di un tempo. In questo senso, apre anche un nuovo orizzonte ai più giovani del comune, affinché possano conoscere le possibilità di lavorare in questi compiti della terra, in queste professioni che sono la nostra tradizione e la storia di Fuerteventura”.
Allo stesso modo, l “assessore al Settore primario, Rubén González, continua a sottolineare il lavoro che l” Amministrazione deve fare per promuovere le nostre tradizioni: “Senza dubbio, i mestieri del nostro settore primario, come l ‘agricoltura e l’ allevamento, sono la storia della nostra terra, definiscono chi eravamo come popolo Majorero con usanze che sopravvivono ancora oggi, per questo è fondamentale continuare a promuoverli tra i nostri giovani”.
“Dimenticare questi lavori significa, quindi, dimenticare chi eravamo. Attraverso queste attività insegnate ai bambini nelle scuole, ci concentriamo su chi erano i nostri antenati e su cosa hanno vissuto, piantando allo stesso tempo un seme nelle menti dei nostri giovani in modo che possano scoprire una professione alternativa con cui continuare questa eredità”, sottolinea González.
Questa attività riflette la volontà del Concistoro non solo di continuare con la promozione delle tradizioni e dei costumi dell’Isola, ma anche di promuovere il Settore Primario nel Comune, in questa occasione, attraverso la diffusione dei mestieri della terra tra i più giovani.