La tenuta comunale situata a La Hondura sarà riabilitata in diverse fasi nell’ambito di un progetto di valorizzazione dell’ambiente rurale e della storia locale.
Questa settimana il Comune di Puerto del Rosario ha dato il via a un importante intervento sulla proprietà comunale conosciuta come La Rosa de Juana Sánchez, situata a nord del quartiere La Hondura della capitale. Questo spazio, di grande valore storico e patrimoniale, fa parte di un gruppo di proprietà rurali che custodiscono la memoria agricola dell’antico Puerto Cabras e che ora cominciano a essere recuperate dal gruppo di governo municipale.
I lavori intrapresi corrispondono alla prima fase di un più ampio progetto di recupero dell’area e consistono principalmente nella pulizia, nella rimozione delle macerie e nel restauro di elementi tradizionali in pietra, con l’obiettivo di restituire al sito il suo aspetto originario e renderlo accessibile per la fruizione pubblica e la divulgazione culturale.
La tenuta si distingue per la sua grande estensione di gavias – i tradizionali terreni agricoli aridi di Fuerteventura – così come per la presenza di stanze in pietra a secco e di un’aia circolare in acciottolato, che è una delle più belle e uniche del comune. Questo elemento, costruito con callaos (ciottoli basaltici da spiaggia), ha ciottoli radiali, stuccati con calce e ghiaia, ed è la testimonianza dello sforzo e della conoscenza tramandata per generazioni nell’ambiente rurale di Fuerteventura.
Il sindaco di Puerto del Rosario, David de Vera, ha voluto sottolineare il valore dell’inizio di questi lavori, sottolineando che “La Rosa de Juana Sánchez fa parte del ricco patrimonio agricolo e culturale che caratterizzava il nostro comune durante il suo periodo di Puerto Cabras. È uno spazio che, nonostante lo stato di abbandono in cui è stato trovato, conserva una bellezza unica e merita di essere salvato dall’oblio affinché le generazioni future possano conoscere le nostre origini. “.
Erica González, responsabile del dipartimento di Sviluppo locale, ha sottolineato l’importanza di questa azione come impegno per l’identità locale e lo sviluppo sostenibile. “Stiamo recuperando uno spazio che contiene la memoria viva del lavoro nei campi, delle mani che hanno costruito a mano i muretti a secco ancora conservati in questa tenuta. Grazie al coinvolgimento dei nostri servizi comunali e al lavoro specializzato degli scalpellini, restaureremo queste strutture e daremo dignità a questo ambiente, trasformandolo in un luogo di incontro con le nostre radici. “.
González ha aggiunto che questo progetto apre anche opportunità future in termini di occupazione e dinamizzazione locale: “vogliamo che questo spazio non sia solo un punto di riferimento per il patrimonio, ma anche uno strumento per generare attività nel comune, sia dal punto di vista turistico che educativo, coinvolgendo giovani, scuole e associazioni nel suo utilizzo e nella sua conservazione“.
Anche l’assessore ai Servizi e alle Città e Quartieri, David de León, ha valutato l’avvio di questi lavori come un passo importante nel piano comunale per il recupero degli spazi pubblici: “siamo particolarmente entusiasti di questo progetto perché ha tutti gli ingredienti per per diventare un parco etnografico unico nel suo genere, un luogo che respira storia e natura e che si costruisce grazie allo sforzo collettivo. Questo tipo di iniziative contribuisce a valorizzare aree periferiche che per anni sono state dimenticate e che ora stanno tornando alla ribalta. “.
De León ha inoltre sottolineato il coinvolgimento del personale del Municipio nei lavori, nonché il coordinamento tra i diversi settori dell’amministrazione comunale per rendere possibile un intervento che pone al centro la conservazione del patrimonio culturale e il miglioramento dell’ambiente rurale.
Questa azione rientra nella linea di lavoro che il Comune di Puerto del Rosario sta sviluppando per rivalutare il suo patrimonio storico e naturale, promuovendo una città più rispettosa del suo passato e impegnata in un futuro sostenibile. Le prossime fasi del progetto prevedono un ulteriore restauro e adattamento dell’ambiente circostante, sempre con l’obiettivo di rispettare l’essenza tradizionale dello spazio e favorire la sua integrazione nella vita sociale del comune.