Il Cabildo di Fuerteventura ha formalizzato oggi il protocollo con cui è stato ottenuto il sostegno economico per convertire la Tefía in uno spazio per la memoria delle vittime.
Le strutture dell’Ostello della Gioventù di Tefía si stanno avvicinando sempre di più a diventare uno spazio per il ricordo delle vittime LGTBIQ+, grazie al progetto promosso da ALTIHAY Fuerteventura, insieme al Cabildo, che permetterà di allestire in questo spazio il futuro Centro Canario per l’Interpretazione della Memoria Storica LGTBIQ+.
Con questa iniziativa, ALTIHAY Fuerteventura e il Cabildo di Fuerteventura, attraverso il Dipartimento di Azione Sociale, Diversità e LGTBIQ+, intendono trasformare Fuerteventura in un punto di riferimento per la memoria storica, con il supporto di altre istituzioni.
Oggi la presidente del Cabildo, Lola García, ha firmato il protocollo per il sostegno finanziario di 100.000 euro per avviare i primi lavori del progetto, grazie a un accordo firmato con il Ministro della Politica Territoriale e della Memoria Democratica, Ángel Víctor Torres.
Lola García ha sottolineato che “ci stiamo avvicinando sempre di più alla realizzazione del sogno per il quale ALTIHAY Fuerteventura lavora da più di vent’anni, quello di ricordare le vittime che sono state perseguitate per lungo tempo, soprattutto quelle che sono state imprigionate nell’ex Colonia Agricola Carceraria di Tefía”.
García ha ricordato che, nel dicembre 2024, un primo passo è già stato fatto con l’apertura in queste strutture dello spazio “Tefía Lugar de Memoria Democrática LGTBIQ+”, che contiene una mostra permanente grazie al coordinamento tra ALTIHAY Fuerteventura e il Dipartimento della Gioventù del Cabildo. “Iniziamo così la trasformazione di questo luogo, un tempo simbolo di oppressione, in un luogo di rivendicazione”. “Fuerteventura non farà un solo passo indietro nella difesa dei diritti delle persone”.
Da parte sua, Ángel Víctor Torres ha ringraziato il Cabildo per questo ricevimento, “in un giorno importante per Fuerteventura e per la sua memoria storica”. “Oggi firmiamo questo accordo per il finanziamento della prima opera museale e, inoltre, oggi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato l’avvio del procedimento per dichiarare la Tefía luogo di memoria democratica, per la dignità del popolo”.
A nome di ALTIHAY Fuerteventura, la sua presidente Carla Soto ha ringraziato per il sostegno ricevuto. “Oggi è un giorno molto speciale, perché ricordiamo coloro che non ci sono più, ma che ci riempiono di storia. Dedichiamo questo risultato a tutte le persone che hanno lottato affinché questo progetto diventasse realtà, come parte della nostra identità: una memoria che ci fa male ma ci spinge anche a continuare a lottare per i nostri diritti per costruire una Fuerteventura più giusta, più libera e più orgogliosa”.
Il vicepresidente del Cabildo di Fuerteventura, Blas Acosta, ha dichiarato che “questo è un giorno storico per Fuerteventura, poiché un luogo che è stato usato per la repressione sarà convertito in uno spazio per rivendicare la libertà”. Acosta ha ringraziato Altihay “per la sua perseveranza” e il ministro Ángel Víctor Torres “per il suo impegno per la verità”.
Il sindaco di Puerto del Rosario, David de Vera, si è congratulato con l’azione del Cabido, di Altihay e del Ministero per aver dato valore a questo luogo di memoria storica “affinché non si faccia un passo indietro di fronte alle sfide future e ai diritti che sono stati raggiunti con tutto questo sforzo”. Ha inoltre espresso la volontà di lavorare insieme su questo centro.
All’evento hanno partecipato anche l’assessore all’Azione Sociale, Diversità e LGTBIQ+, Víctor Alonso, e l’assessore alla Gioventù, Adargoma Hernández, che sperano che questo spazio serva da attrazione per tutte quelle persone che vogliono conoscere la storia, mantenendo vivo il movimento LGTBIQ+ a Fuerteventura e nelle Isole Canarie. Erano presenti anche la subdelegata del Governo nella provincia di Las Palmas, Teresa Mayans, la direttrice dell’isola dell’Amministrazione Generale dello Stato, María Jesús de la Cruz, e altri consiglieri e assessori rispettivamente del Cabildo e del Consiglio Comunale, oltre al presidente onorario di Altihay, León Martín.
La cosiddetta Colonia Agrícola Penitenciaria si trovava a Tefía, nel comune di Puerto del Rosario, e operò per undici anni. Dal 1954, la cosiddetta Ley de Vagos y Maleantes iniziò a includere gli omosessuali. Fu la prima colonia di questo tipo a operare in Spagna, nei locali del primo aeroporto di Fuerteventura, fino alla sua chiusura nel 1966.