La mostra è composta da 120 fotografie di Carlos de Saá, scattate nel 1996 nell’ambito della XXI edizione della Settimana della Gioventù.
Il Cabildo di Fuerteventura ha inaugurato la mostra “Anni di sale: 50 anni di gioventù” del fotografo Carlos de Saá, promossa dai Musei di Fuerteventura per commemorare il cinquantesimo anniversario della Settimana della Gioventù. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 15 settembre, con 120 fotografie distribuite principalmente nella Biblioteca di Gran Tarajal, ma anche nell’Avenida Marítima.
Con questa mostra, Museos de Fuerteventura vuole approfittare del cinquantesimo anniversario della Semana de la Juventud per rendere omaggio ai giovani di Gran Tarajal e ai giovani volontari che ogni anno promuovono questo evento culturale e sportivo. Senza questo senso di comunità, la volontà e le capacità organizzative di questi giovani, la Settimana non sarebbe stata possibile.
La presidente dell’isola, Lola García, ha espresso “il traguardo di celebrare mezzo secolo di Settimana della Gioventù”. “Lo facciamo con una mostra fotografica di Carlos de Saá che ci invita a incontrare di nuovo i volti, le risate e le emozioni dei giovani di Gran Tarajal”.
Nelle parole dell’Assessore ai Musei di Fuerteventura, Rayco León, “la Settimana della Gioventù è un esempio di ciò che il movimento collettivo può fare. Abbiamo voluto rifletterlo con questa mostra, realizzata dalla mano di Carlos de Saá, con uno dei suoi primi lavori come cronista di ciò che accade a Fuerteventura”.
Per la sindaca di Tuineje, Candelaria Umpiérrez, “quella che inauguriamo oggi è molto più di una mostra: è memoria e storia condivisa da tutti, e un ringraziamento alle persone che hanno fatto parte di questi cinquant’anni”.
Come ha spiegato Carlos de Saá, tutte le fotografie di questa mostra sono state scattate nel 1996 durante la XXI edizione della Settimana della Gioventù, quando era studente di Immagine e Suono e membro dell’Associazione Culturale Tiempo Sur.
Durante quella stessa estate, iniziò a coordinare l’aula di fotografia di questo collettivo, appena creata, che aveva un laboratorio di fotografia in bianco e nero, situato nell’attuale Casa de la Cultura di Gran Tarajal.
Le immagini registrate sui sali d’argento dei negativi in bianco e nero utilizzati per scattare queste fotografie ci mostrano un popolo ingegnoso che ha riempito di vita ogni estate durante una Settimana della Gioventù che ha lasciato un segno profondo in tutte le generazioni che l’hanno attraversata.
“Abbiamo recuperato questo archivio per allestire questa mostra nella biblioteca di Gran Tarajal e nell’Avenida Marítima, che riflette il modo in cui noi giovani di allora ci organizzavamo e come inventavamo la nostra estate con attività organizzate da noi stessi e con i mezzi che avevamo”, ha detto Carlos de Saá.